Momento fondamentale dell’insegnamento del metodo è l’ora di lezione nei suoi diversi aspetti: ordine del giorno, presentazione dell’argomento, uso del testo, interrogazione, correzione degli esercizi, sintesi degli argomenti, ecc. In essa il docente pone segni del lavoro comune e personale che, intrapreso dall’alunno, porta ad un metodo di studio sempre più efficace. Sappiamo infatti che si impara a studiare studiando, come si impara a camminare camminando.
Altri momenti significativi per imparare con metodo sono le attività individualizzate e l’aiuto allo studio proposti sia al mattino (con lezioni specifiche e con le ‘classi aperte’) sia al pomeriggio nel ‘momento studio’.
La scuola si presenta come un luogo dove sia possibile al ragazzo accettare e vivere da protagonista la scoperta e la maturazione della propria identità personale e del proprio compito nella società e nella storia.
Questo luogo si caratterizza per la presenza di adulti che sanno entrare in relazione tra di loro e con i ragazzi; una relazione significativa che, basandosi sul dialogo e sulla condivisione delle ragioni e dei passi dello studio, sa proporre e condividere il lavoro che comporta l’avventura della conoscenza.
Il dialogo educativo si configura come strumento per l’educazione della ragione ovvero della tensione a comprendere la realtà nella totalità dei suoi fattori. Questo avviene nell’ambito delle diverse discipline di studio, punti di vista particolari sul “mondo”, che la tradizione culturale e scientifica consegna, tramite il docente, all’intrapresa dell’alunno.
Sistema collaudato per colmare le lacune pregresse (in italiano, inglese e matematica) e/o potenziare le abilità già possedute così da consentire a ciascun alunno, senza discriminazioni, di apprendere al meglio i contenuti proposti, nel rispetto dei propri tempi e delle proprie potenzialità.
Il potenziamento della lingua inglese con l’insegnante madrelingua consente ai ragazzi di sostenere le prove per il conseguimento delle certificazioni Cambridge, proposte nel corso del triennio (corrispondenti al livello A2 e B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue Straniere).
Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), ovvero l’utilizzo della seconda lingua come veicolo per l’apprendimento di alcuni contenuti di un’altra disciplina, nello specifico di tipo storico e geografico. Tale proposta metodologica, che promuove l’internazionalizzazione del piano dell’offerta formativa, è rivolta a tutta la classe (non soltanto alle eccellenze), in virtù della specificità della nostra scuola, che ha scelto l’inglese potenziato.
In una visione diacronica della lingua italiana, la conoscenza del latino risponde al bisogno di scoperta delle radici etimologiche, di arricchimento lessicale e di comprensione delle nostre strutture linguistiche. Lo studio del latino significa, peraltro, apertura verso la civiltà classica ed è stimolo per una fruizione più naturale e critica del nostro patrimonio archeologico e artistico. Dal punto di vista cognitivo, l’impegno richiesto dallo studio di una lingua, e dal latino in particolare, è palestra di esercizio logico e mnemonico che rinforza le abilità degli alunni e prepara il terreno per approfondimenti successivi.
Da molti anni vengono proposte al pomeriggio, al sabato o in orario curricolare in certi momenti dell’anno. Non tutte sono definite a priori. Sono infatti il frutto dell’attenzione alle singole classi e alle esigente degli alunni. Hanno origine dentro una tensione a promuovere e valorizzare capacità creative e storie personali, dentro un impegno proteso a concretizzare in modo persuasivo ed affascinante il richiamo educativo, senza l’intenzione di occupare tutto il tempo del ragazzo.
Nei primi giorni di scuola a settembre tutte le classi con i loro insegnanti partecipano a una giornata di convivenza che intende essere gesto di accoglienza e di avvio del lavoro scolastico. Durante l’uscita si alternano lezioni e visite culturali a momenti ludici e canori così da ridestare il desiderio di imparare e l’atteggiamento corretto per vivere l’anno scolastico.
Il sabato pomeriggio presso la palestra della scuola, ogni due settimane. La proposta è volta favorire la consuetudine alla pratica sportiva, sviluppando la capacità di gestire il proprio ruolo nel gruppo, la lealtà, la collaborazione reciproca durante le varie fasi del gioco.
Educazione al teatro L’efficacia didattica del teatro si basa sulla possibilità di un coinvolgimento emotivo ed affettivo dei ragazzi. Grazie all’attività teatrale i ragazzi possono entrare in altri mondi e assumere ruoli a loro pertinenti.La drammatizzazione rappresenta una modalità nuova di comprendere e di conoscere un testo e favorisce lo sviluppo della presenza di spirito, l’ordine mentale, la capacità di recitazione e di gesto, l’intuizione creativa, artistica e musicale.
Nato dal desiderio degli alunni di condividere, anche fuori delle mura scolastiche, le molteplici esperienze educative e didattiche vissute durante l’anno scolastico, il blog contribuisce a stimolare e rinnovare il piacere della comunicazione e della scrittura. Vuole altresì favorire la cooperazione e lo scambio di esperienze tra le insegnanti e gli alunni delle varie classi e livelli.
Progetto in collaborazione con i Carabinieri finalizzato a far crescere le nuove generazioni nella cultura della legalità, del rispetto delle regole e delle Forze dell’Ordine, sensibilizzandole a divenire cittadini attivi, responsabili ed impegnati civilmente e socialmente. Oggi il livello di allarme sociale si è elevato e nelle scuole si presta molta più attenzione a prevenire e impedire comportamenti trasgressivi noti come “bullismo”. Le nuove generazioni inoltre sono altamente informatizzate, ma l’uso di Internet può riservare sgradite esperienze di cui i giovani devono essere edotti, in modo che evitino di essere vittime di reati informatici (“Cyberbullismo”). Internet può rappresentare un utile strumento di crescita culturale, se sostenuto da una navigazione sicura, corretta, consapevole.
Serie di lezioni a cura di un’esperta per “favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle”, per “sollecitare gli alunni a un’attenta riflessione sui comportamenti di gruppo al fine di individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco” e, infine, per renderli consapevoli “che il proprio corpo è un bene di cui prendersi cura”.
Ogni anno la scuola partecipa a concorsi e tornei proposti a livello nazionale e territoriale, scelti in base agli interessi e alle attitudini dei ragazzi. A livello nazionale la scuola aderisce tradizionalmente al Kangourou della matematica e della Lingua Inglese, al Concorso le Vie d’Europa promosso da Diesse. A livello territoriale al Concorso Fotografico Intergenerazionale, al Concorso di Poesia Leivi, ai Giochi Sportivi Studenteschi, al Genoa Values Cup, alConcorso di audio narrativa organizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e Ipovedenti della Sezione di Chiavari.
L’iniziativa prevede un pomeriggio di studio insieme negli spazi messi a disposizione dalla residenza per anziani Casa Morando e successivamente la merenda, la conversazione e il gioco con gli ospiti della struttura. Il progetto, presentato da alcune ex-alunne, è stato sostenuto dai vari enti coinvolti per “promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria” (Indicazioni Nazionali).
Attività proposta da un gruppo di ragazzi, genitori e insegnanti della scuola secondaria con lo scopo di approfondire insieme l’esperienza cristiana dentro tutti gli aspetti della vita (lo studio, lo sport, il tempo libero…). La partecipazione da parte di adulti e studenti è assolutamente libera ed è aperta anche a chi non proviene da una tradizione cristiana.
“I viaggi di istruzione, le visite didattiche e, in generale, le uscite dall’aula sono un modo di “fare scuola” attraverso cui si può più facilmente rendere evidente che scopo dell’imparare è incontrare, capire, gustare la realtà nella sua bellezza, nel suo ordine, nella sua complessità affascinante, nelle domande-risposte che l’uomo pone e riceve nell’impatto con essa.
Sono, inoltre, occasioni per esperienze di convivenza responsabile, momenti privilegiati che favoriscono un clima di amicizia e di cordialità sia tra i ragazzi sia tra ragazzi ed adulti, esempi di compagnia guidata all’incontro con il reale”.
Le uscite di uno o più giorni, che si effettuano durante l’anno scolastico costituiscono un’esperienza di condivisione e approfondimento di attività didattiche, sportive e ludiche con compagni e insegnanti.
Per rispettare il monte ore minimo annuale previste dalle indicazioni ministeriali (990 ore) in nome della quota di flessibilità e autonomia riconosciuta alle singole scuole, in orario pomeridiano o al sabato si svolgono attività aggiuntive per convivenze e uscite didattiche (le cui mete vengono scelte per affrontare principalmente argomenti di Arte e immagine; Tecnologia; Scienze e Geografia); rappresentazione teatrali, concerti, mostre, gare sportive, laboratori di recupero e approfondimento.
A questa scelta si è arrivati dopo un’ampia consultazione tenendo conto dei seguenti fattori: la domanda crescente del sabato libero da parte dei genitori, della società, dei ragazzi; la struttura scolastica che permette di ampliare e qualificare maggiormente l’offerta formativa con momenti di classi aperte, di lavori di gruppo, di attività opzionali facoltative (pomeridiane); la possibilità di una gestione unitaria ed integrata a livello territoriale del calendario, dell’orario, dei programmi e dell’unità di lezione.
Il Collegio dei Docenti ha inoltre deliberato che per l’anno scolastico 2015/2016 la valutazione avrà la scansione di un trimestre (settembre – dicembre) e un pentamestre (gennaio-giugno). È comunque previsto anche nella seconda parte dell’anno un momento intermedio di valutazione (a marzo) per il quale è stato predisposto un documento informativo per le famiglie degli studenti.